30 DICEMBRE - UN CUORE CHE RISPONDE AL COMANDAMENTO DI DIO

  La Scrittura è un giardino nel quale cresce una confortante promessa per ogni dolore

Non è difficile sorridere alla promessa, ma 
cambia il tuo aspetto quando ti ricordi che devi obbedire al comando di Dio? Come se fosse un padrone severo che spezza la schiena ai suoi servi con pesanti fardelli! Se solo potessi ignorare un comando di tanto in tanto senza rinunciare a rivendicare le Sue promesse! Se questo ti descrive, ti sei allontanato dal grembo confortante delle promesse di Dio.

D'altra parte, potresti non essere affatto offeso dal comando, ma piuttosto dalla tua incapacità di obbedire perfettamente. Sebbene il tuo piede possa scivolare spesso, tuttavia il tuo cuore si attacca ai comandi di Dio e non ti lascerà steso per terra dove sei caduto, ma ti rialzi, deciso a osservare meglio i tuoi passi. Sappi dunque che il tuo sincero rispetto per il comandamento è un'ampia prova del tuo diritto alle promesse.

Quando il salmista confessò il suo amore per la legge di Dio non mise in dubbio il suo diritto alle promesse: “Odio i pensieri vani; ma io amo la tua TORAH» (Salmo 119:113). Non disse che era libero da pensieri vani, ma che li odiava . E non ha detto di osservare pienamente la TORAH ma la amava, anche se a volte ha fallito nell'obbedienza totale. A motivo della testimonianza resa dalla coscienza circa l'amore del salmista per la TORAH, la sua fede ha risolto una volta per tutte la questione: “Tu sei il mio rifugio e il mio scudo, io spero nella tua parola.” (Sl 119,114).

Raccogli e ordina le promesse nella loro diversa applicazione. Dio permette ai suoi figli di attraversare molte prove e tentazioni diverse: "Molte sono le afflizioni dei giusti" (Salmo 34:19). Ma la Scrittura è un giardino nel quale cresce una consolante promessa per ogni dolore. E un cristiano saggio ne raccoglie una di tutti i tipi e le annota come un medico registra le prescrizioni provate e dimostrate efficace per le malattie.

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